Myrmecophilia generosa o egoista?

Myrmecophylia, generosa o egoista?
La parola “mirmecofilia” deriva dal greco myrmēkóphilos, che significa “amante delle formiche”. Si riferisce alle associazioni interspecifiche positive tra le formiche e una varietà di altri organismi, come piante, altri artropodi e funghi.
Di recente è stato pubblicato un articolo che riguarda la simbiosi fra pianta, fungo e formiche, andiamo a riportare un breve estratto di tale articolo.
Le orchidee, note per i loro fiori vivaci e complessi, spesso crescono in ambienti poveri di nutrienti come le foreste pluviali tropicali. Per prosperare in queste condizioni, hanno sviluppato collaborazioni uniche con i funghi, sia sulle radici (esofitiche) che all’interno dei loro tessuti (endofitiche). Questi simbionti fungini svolgono un ruolo cruciale nel facilitare il rapido trasferimento dei nutrienti dagli scarti delle formiche ai tessuti dell’orchidea. Molte specie di orchidee hanno sulle radici strutture specializzate chiamate “micorrize”, che ospitano funghi esofiti. Questi funghi formano con le orchidee un rapporto reciprocamente vantaggioso, in base al quale i funghi ricevono carboidrati dall’orchidea e, in cambio, forniscono alla pianta l’accesso alle sostanze nutritive. Una fonte nutritiva significativa per questi funghi proviene dagli scarti delle formiche. Alcune specie di formiche, note come le mirmecofite, formano una relazione mutualistica con le orchidee. Queste formiche costruiscono nidi elaborati chiamati “giardini di formiche” attorno alle radici delle orchidee, che fungono da ambienti ricchi di sostanze nutritive. Le formiche depositano in questi giardini i loro rifiuti, comprese feci e materiali organici di scarto. Questo materiale di scarto è una preziosa fonte di nutrienti sia per le formiche che per i funghi esofiti sulle radici delle orchidee. I funghi esofiti sulle radici dell’orchidea scompongono efficacemente i rifiuti delle formiche, rilasciando sostanze nutritive come azoto, fosforo e potassio. Questi nutrienti vengono poi facilmente assorbiti dalle radici dell’orchidea, migliorando la crescita e la sopravvivenza della pianta in habitat poveri di nutrienti. La stretta vicinanza dei funghi simbionti alle radici garantisce il rapido trasferimento di questi nutrienti essenziali. Oltre ai funghi esofiti, le orchidee formano anche associazioni con funghi endofiti che risiedono nei loro tessuti. Questi funghi possono colonizzare varie parti dell’orchidea, comprese radici, steli e foglie. I funghi endofiti non solo aiutano nell’acquisizione dei nutrienti, ma svolgono anche un ruolo nel migliorare la resistenza dell’orchidea a stress come siccità, agenti patogeni e fluttuazioni di temperatura. I funghi endofiti delle orchidee contribuiscono al ciclo dei nutrienti migliorando la decomposizione della materia organica, compresi gli scarti delle formiche, all’interno dei tessuti vegetali. Ciò consente il rilascio e la ridistribuzione efficienti dei nutrienti, supportando ulteriormente la crescita e la sopravvivenza dell’orchidea. Nel complesso, la collaborazione tra orchidee e funghi esofiti ed endofitici consente un rapido trasferimento di nutrienti dagli scarti delle formiche ai tessuti delle orchidee. Queste relazioni simbiotiche svolgono un ruolo vitale nell’adattamento e nel successo delle orchidee in ambienti poveri di nutrienti, evidenziando le intricate interdipendenze ecologiche all’interno degli ecosistemi.

Tratto da: Exo- and endophytic fungi enable rapid transfer of nutrients
from ant waste to orchid tissue

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